Lo scorso 29 ottobre si è tenuto a Losanna un summit del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) durante il quale uno degli argomenti trattati ha riguardato proprio gli eSports.
L’esito dell’incontro è stato decisamente positivo ed ha rivelato non solo una certa apertura da parte del Comitato Olimpico, ma anche la volontà di andare in fondo alla questione, coinvolgendo tutti gli stakeholders del settore.
La conclusione cui si è giunti apre ad un non più solo ipotetico riconoscimento degli eSports come disciplina sportiva al 100%.
Nel verbale del coordinamento si legge che “gli “eSports” stanno mostrando una forte crescita, specialmente nell’ambito demografico giovanile in diversi paesi, e possono offrire una piattaforma per l’impegno con il Movimento Olimpico.
Il Cio chiarisce che: “Per essere riconosciuto come sport, il contenuto degli “eSports” non deve violare i valori olimpici. Un ulteriore requisito per il riconoscimento da parte del CIO deve essere l’esistenza di un’organizzazione che garantisca il rispetto delle norme e delle regole del Movimento olimpico (anti-doping, scommesse, manipolazione, ecc.)“.
Si concorda inoltre sul fatto che “i videogiochi competitivi potrebbero essere considerati come un’attività sportiva a tutti gli effetti e i giocatori partecipanti trattati alla stregua degli atleti di qualsiasi altro sport tradizionale”.
Il vertice ha chiesto al CIO e al GAISF (General Association of International Sports Federations) un confronto con l’industria del gioco e con i giocatori al fine di esplorare ulteriormente questa area.
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